Cusago, quei biscotti che sanno di storia: sotto al castello ecco i Viscontini

Fonte: www.ilgiorno.it

Sono stati ideati come dono dai volontari della Banca del Tempo

Valorizzare il territorio, descriverne le eccellenze sia dal punto di vista architettonico che ambientale e, ancora, culinario. Proprio dietro a questa ricerca di identità, questa voglia di far conoscere al mondo o, semplicemente, ai Comuni vicini la storia e le tradizioni di una comunità, sono nati i biscotti Viscontini. A idearli sono stati i volontari dell’Associazione Banca del Tempo che hanno ripreso la ricetta di biscotti “della nonna”, l’hanno attualizzata rendendo il dolciume meno friabile, più conservabile e infine l’hanno dotato di un nome che è tutto un programma. Infatti, in poche lettere, in un sol nome, sono racchiusi secoli di storia del Comune di Cusago.

“L’idea è nata quasi per caso – spiega Mariàngeles Expòsito, presidente dell’associazione – Non avevamo mai nulla da donare a chi veniva a trovarci, a chi in qualche modo collaborava con noi. Poi, anche in occasione di Expo e del tornare in auge della tradizione culinaria italiana, abbiamo pensato ai biscotti. Prendendo una ricetta tipica del territorio, che si tramanda da generazioni, abbiamo creato i Viscontini”. In sostanza sono biscottini molto simili al pan meino – tipico dolce lombardo – realizzati con la farina di mais, elemento della tradizione agricola del borgo alle porte di Milano.

“A Cusago c’è uno dei castelli dei Visconti – prosegue Mariàngeles Expòsito – purtroppo le sue condizioni sono malconce ma è da sempre un simbolo della storia e della cultura del nostro territorio”. Il castello di Cusago, in piazza Soncino, oltre ad essere uno dei cugini minori del castello Sforzesco e del castello di Vigevano, è anche uno dei castelli collegati tra loro dai corsi d’acqua un tempo utilizzati come via di comunicazione dai signorotti milanesi: i navigli. In particolare, la storia narra che il duca Filippo Maria Visconti (intorno al 1430) si era fatto troppo grasso per potersi muovere a cavallo. Così, attraverso la rete dei navigli e un’imbarcazione che ospitava una sala simile a quella delle udienze ducali, riusciva a raggiungere le sue dimore: si dirigeva a Cusago con il Naviglietto per poi partire alla volta di Abbiategrasso, Bereguardo e Pavia. Nel ritorno verso Milano faceva, sempre via acqua, tappa a Binasco. “Questa parte di territorio è ricca di storia – conclude Mariàngeles Expòsito – il nostro obiettivo è anche, con questi piccoli dolcetti, di dare lo spunto per farla conoscere a apprezzare”.