In linea di massima le finalità per cui si organizzano le BdT possono essere così sintetizzate:
- promuovere scambi di prestazioni finalizzati alla soddisfazione sia di esigenze pratiche, sia di bisogni di arricchimento culturale e di allargamento delle relazioni sociali;
- facilitare la conciliazione dei tempi del lavoro retribuito con quelli del lavoro di cura familiare,
- valorizzare competenze e vocazioni che altrimenti rischierebbero di rimanere inespresse sostenendo così percorsi di rafforzamento dell’autostima personale;
- organizzare momenti e spazi di incontro, di comunicazione, di scambio intergenerazionale e interculturale;
- contribuire al superamento di condizioni di isolamento, solitudine, emarginazione culturale e sociale.
Formazione
Le banche chiedono attività di apprendimento e formazione sullo sviluppo di metodologie di promozione degli scambi, della comunicazione, per l’amministrazione contabile delle ore, per la progettazione culturale e per il reperimento fondi.
Finanziamenti
Per quanto riguarda l’autonomia finanziaria, molte banche usufruiscono di contributi in denaro da parte di enti locali; ma queste risorse vengono erogate solamente tramite presentazione di progetti specifici o iniziative rivolte al territorio; altre fonti di sostegno sono: l’autofinanziamento attraverso il versamento di una quota associativa che si aggira sui 15 euro, oppure altre forme di autofinanziamento come i mercatini dell’usato e/o di manufatti prodotti dalle banche, donazioni (pochissime).
La maggior parte delle banche del tempo funzionano grazie all’apporto volontario dei soci che mettono a disposizione il tempo per la segreteria. Le difficoltà maggiori sono legate alla mancanza di sedi e strumenti e, in molti casi, all’assenza di sostegno da parte degli enti locali.
Le prospettive per il futuro
In questo quadro tre sono le direzioni in cui progettiamo il nostro futuro:
Enti Locali ed Istituzioni
Nel percorso assume rilevante importanza il rapporto, la sinergia con le Amministrazioni pubbliche. Sono particolarmente le amministrazioni pubbliche locali, quelle che sono chiamate a far fronte alla nuova questione sociale che esplode nei territori. Dove questa sinergia non si attiva, le banche del tempo rischiano di chiudersi in se stesse e, quindi, di non avere capacità espansive e propulsive di dinamiche sociali. Il nostro contributo di informazione e progettualità è fondamentale per la conoscenza della risorsa banca del tempo nel supportare le politiche di welfare. Ma la difficoltà in questo momento non esiste soltanto per un ridotto apporto di finanziamenti alle amministrazioni ma anche per una carenza culturale delle stesse amministrazioni nel progettare politiche innovative nel campo del welfare e della partecipazione civica.
Sostegno e progettualità della rete italiana
Sostegno ed apertura di nuove e già collaudate banche con percorsi di formazione, progetti anche innovativi rivolti alle scuole, progetti in cui si valorizzi l’ambiente e le fonti di energia verde.
Progettualità ed espansione della rete Europea
Costruzione ed espansione della rete europea attraverso prassi di scambio di saperi, progettualità. La matrice comune rimane quella della valorizzazione delle Banche del Tempo come sistema di apprendimento permanente degli adulti, connaturata allla stessa modalità delle banche.
Oggi in Italia c’è una grande attenzione da parte anche di giornali e trasmissioni televisive nazionali e locali; tante associazioni e cittadini chiedono di aprire le banche e l’espansione nei territori ha visto aumentare il numero per un totale di circa 350-400 banche. La difficoltà che affrontiamo quasi quotidianamente, a volte per la sopravvivenza, non ci spaventa anzi, non c’è stato periodo in cui le Banche sono state così vivaci, così consapevoli e determinate a proseguire e a contagiare tutti.