Le BdT e il Terzo Settore

Cronistoria di un lungo percorso

Il 28 giugno 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva i Decreti Legislativi sul Codice del Terzo settore e che all’art. 5 sono state inserite le Banche del Tempo.

E’ per tutti noi motivo di soddisfazione in quanto c’è stato il riconoscimento delle Banche del Tempo nel panorama complessivo della cittadinanza attiva e partecipata che anima il quadro sociale del Paese.

Il risultato carica le Banche del Tempo e l’Associazione Nazionale di un’ ulteriore e più forte responsabilità nell’affermazione della nostra identità e originalità che, partita dai tempi e orari della città (legge 53) oggi approda al coinvolgimento possibile di tutti gli aspetti della condizione sociale.

L’entrata delle Banche del Tempo nei decreti applicativi della legge del Terzo Settore, segna una tappa importante nel percorso della nostra Associazione. Abbiamo seguito, partecipato, sin dal primo momento alla discussione sul riordino della legge e alla discussione sui decreti delegati.

Riassumiamo i momenti fondamentali di questo percorso:

Agosto del 2014Ottobre del 2014Febbraio del 2015Novembre del 2015Aprile del 201612 Maggio del 201629 Marzo 201712 Maggio 201728 Giugno 2017

Primo contributo delle Banche del Tempo al dibattito sulla legge quadro di riforma del terzo settore

Il direttivo dell’Associazione Nazionale e le BdT riunite ad Arta Terme (UD) per un seminario di formazione, votano un documento, inviato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in cui si esprime un giudizio positivo sulla proposta di legge quadro del Governo, rispetto alla definizione e alla riorganizzazione del Terzo Settore, nonché al sostegno dei soggetti che ne fanno parte, attraverso l’introduzione del Servizio Civile e della stabilizzazione del 5 per mille.

Il documento sottolinea il ruolo specifico delle BdT “le quali funzionano come una rete leggera che può essere utile indifferentemente a ciascuno in ogni contingenza e in ogni fase del ciclo di vita perché consente di immettere in relazione positiva le proprie risorse e i propri bisogni con le risorse e i bisogni degli altri soggetti presenti nella comunità.

Un obiettivo, quindi, di prevenzione sociale a tutto campo, più che di terapia specifica. E che è perseguito tramite un’organizzazione che è auto organizzazione, e che affronta le situazioni in prima persona, senza schemi precostituiti, fidando sulla responsabilità e sulla creatività di ciascuno.”

È chiesto dall’ora Presidente Maria Luisa Petrucci all’Onorevole Bobba un incontro per illustrare il progetto Banche del Tempo e l’inserimento, data la specificità delle Banche del Tempo italiane, nella legge. L’incontro era stato sollecitato anche da Fiora Cappa, componente il direttivo, in una riunione a Varese alla quale aveva partecipato il sottosegretario.

Incontro con il sottosegretario Luigi Bobba

All’incontro erano presenti l’onorevole Bobba e la sua segretaria, Marialuisa Petrucci e Grazia Pratella.

Maria Luisa e Grazia hanno illustrato la mission delle BdT e il contributo che davano alle politiche sociali attraverso lo scambio paritario del tempo, ribadendo i concetti espressi nel documento di Arta e chiedendo che le BdT fossero inserite per la loro specificità nella legge del Terzo Settore. Nell’incontro cordiale e propositivo, il sottosegretario ha espresso parole di apprezzamento verso la nostra realtà.

Contemporaneamente Maria Luisa Petrucci e Cristina Casali, responsabile della segreteria dell’Associazione Nazionale, si sono incontrate presso la Camera dei Deputati con le onorevoli Donata Lenzi, relatrice della legge/riforma del Terzo Settore e Roberta Agostini, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali e prima firmataria della proposta di legge sulle Banche del Tempo le quali ci hanno assicurato il loro interessamento durante tutto il percorso della legge.

Abbiamo invitato l’onorevole Bobba al convegno della BdT di Vercelli nel quale ha fatto il punto sullo stato dell’arte della bozza di legge quadro e citato il nostro documento di Arta.

La legge è votata al Senato ma le BdT non sono inserite nel testo.

È pubblicata un’intervista dell’on. Lenzi in cui dichiara tra l’altro la sua contrarietà perché “nulla si dice ad esempio delle associazioni operanti nel campo dell’emergenza-urgenza sanitaria o, sempre per fare degli esempi, delle ‘Banche del Tempo”. (Public Policy) 

Chiediamo ancora un incontro con il Sottosegretario Luigi Bobba:

“Le chiediamo un incontro perché non siano disilluse le speranze di migliaia e migliaia di cittadini iscritti alla nostra Associazione che non vedranno riconosciute il valore etico, morale ed economico di questa grande esperienza.

In attesa di un cortese e sollecito riscontro per comunicare le informazioni alla nostra Assemblea Nazionale, (che si terrà a Maggio dello stesso anno) la ringraziamo per l’attenzione

Chiediamo un incontro anche alle deputate Agostini e Lenzi.”

Nota sull’incontro alla Camera dei Deputati (sala dei Presidenti) fra: Donata Lenzi, Roberta Agostini, Maria Luisa Petrucci e Lucia Salvemini

L’Onorevole Lenzi, in qualità di relatrice in commissione della legge, si è mostrata interessata e disponibile a inserire nella nuova legge sul Terzo Settore, la cui discussione alla Camera è prevista per il 23 maggio p.v., un capitolo specifico sulle Banche del Tempo. Sono stati illustrati, a tal proposito, alcuni, noti, principali concetti:

La reciprocità, la capacità di produrre valore economico, la capacità di produrre valore sociale.

Il testo del capitolo da inserire nella legge sarà presentato e concordato nel corso della prossima Assemblea Nazionale di Ostuni del 21 maggio, così da poter essere approvato in tempo per la discussione della legge. Questo riconoscimento, come soggetto istituzionale permetterà, fra l’altro, alle Banche del Tempo, di entrare in relazione con gli organismi nazionali del Terzo Settore.

Nel corso dell’assemblea a Ostuni è stato comunicato lo stato dell’arte della discussione sulla legge e sollecitato il governo con un ordine del giorno che recepisse le istanze dell’Associazione Nazionale.

Il 27 maggio nella seduta parlamentare di discussione della Legge, l’on. Roberta Agostini presenta un o.d.g. a firma anche dei deputati Lenzi e Palese.

Si legge tra l’altro “…in sede di esercizio e nel rispetto della delega legislativa così come disciplinato dalla presente proposta di legge a valutare l’opportunità di predisporre uno specifico articolo atto a prevedere linee guida nazionali che non solo incrementino il legame delle Banche del Tempo alle istituzioni locali al fine di dare concreta e reale attuazione all’articolo 27 della legge n. 53 del 2000, ma che valorizzino, incentivino e tutelino l’utilità sociale e la particolarità di questa forma di scambio e che riconoscano questa forma associativa all’interno delle Associazioni di Promozione Sociale (APS) con la loro propria specificità.” 9/2617-B/3 (Testo modificato nel corso della seduta) Roberta Agostini, Lenzi, Palese.

Il Parlamento vota a favore e il governo lo accoglie ma nella legge non si fa accenno alle Banche del Tempo.

È richiesto un ulteriore incontro con il sottosegretario Luigi Bobba.

Il 29 Marzo, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si svolge l’incontro tra Marialuisa Petrucci, il dottor Alessandro Lombardi, titolare della direzione generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese e la dottoressa Cinzia Alitto capo segreteria del sottosegretario Bobba.

Nell’incontro, sollecitato dall’Associazione Nazionale per avere informazioni circa lo stato dell’arte sui decreti attuativi della legge del Terzo Settore, la presidente onoraria espone ulteriormente la richiesta che nei decreti attuativi si riconosca la specificità della Banca del Tempo come indicato dall’ordine del giorno approvato a Maggio in Parlamento che in particolare recitava:“… Le Banche del Tempo, comunità di persone che scambiano tra loro servizi utilizzando il tempo come moneta, secondo il principio che un’ora di un tipo di servizio è equivalente all’ora di qualsiasi altra tipologia di servizio scambiato.”

Il dottor Lombardi è intervenuto riconoscendo alla nostra esperienza dei punti di forza tra i quali anche la rete e il nostro pieno titolo a essere parte del Terzo Settore. Ha quindi illustrato i punti principali della legge.

Chiarisce anche che le BdT non potevano essere incluse nella legge poiché questa rappresenta l’impianto generale e che nessuna associazione era stata inclusa. Informa anche che, comunque, ci sarà un ulteriore passaggio quando si discuteranno i decreti attuativi dove potranno esserci delle modifiche.

Maria Luisa Petrucci auspica ulteriormente che la nostra funzione e specificità sia riconosciuta nei decreti attuativi e citando la legge 53 art. 27.

Convegno a Milano “Il tempo che diventa società: Kronos e Kairos nella sfida agli individualismi” intervengono tra l’altro l’On. Bobba e Roberta Agostini.

Il Sottosegretario illustra la legge appena licenziata e alle sollecitazioni sulle BdT da parte di Roberta Agostini, chiarisce che in sede di discussione sui decreti applicativi è possibile portare correzioni.

È stilato un comunicato stampa da parte dell’assemblea e mandato alla stampa in cui si recita:

“L’associazione Nazionale apprezza l’annuncio dell’avvio del processo di approvazione dei decreti applicativi della legge sul Terzo Settore ma considera prioritaria la conferma della disponibilità dal governo, così come dichiarato dal Sottosegretario Onorevole Bobba, di aprire un’inedita e sperimentale fase di verifica, controllo, integrazione e correzione dei testi legislativi sulla base delle esperienze concrete che le Banche del Tempo vivono nei territori e nelle città.

Nei prossimi dodici mesi, le Banche del Tempo lanceranno una campagna di consultazione per elaborare gli emendamenti correttivi come dichiarato dal Sottosegretario Onorevole Bobba.”

Le commissioni parlamentari lavorano alla modifica dei testi e la commissione affari sociali aggiunge nel decreto l’inserimento delle Banche del tempo.

Il governo accoglie e approva.

Grande successo dovuto alla pressione della nostra associazione, all’impegno delle parlamentari Agostini, Lenzi e all’attenzione e disponibilità dell’on. Bobba.

Considerazioni finali:

a) L’essere nominati significa essere riconosciuti.

Un passo avanti sostanziale, quindi, delle Banche del Tempo nel panorama complessivo della cittadinanza attiva e partecipata che anima il quadro sociale del Paese.

b) Il risultato carica le Banche del Tempo e l’Associazione Nazionale di un’ulteriore e più forte responsabilità.

Tale movimento di cittadinanza attiva che alcuni chiamano “rivoluzione associativa” implica di per sé, un confronto continuo e aperto tra tutti i soggetti componenti e carica il nostro lavoro di un’ulteriore e più forte responsabilità, nell’affermazione della nostra identità e originalità che, partita dai tempi e orari della città (legge 53) oggi approda al coinvolgimento possibile di tutti gli aspetti della condizione sociale.