Ci vuole il tempo che ci vuole

Che il nostro presente sia l’epoca della fretta, ovvero dell’esperienza del tempo che manca, è noto. Viviamo un’accelerazione in ogni ambito della vita quotidiana, nella comunicazione, nei processi di apprendimento. Tuttavia possiamo perdere tempo, rallentare, ascoltare, passeggiare, cogliere sfumature… L’obiettivo di questo quaderno è offrire una cassetta degli attrezzi a insegnanti, educatori, genitori, a chi vuole ragionare sull’opportunità di perdere tempo e vuole imparare a farlo insieme a bambini e ragazzi.

Nella prima parte, “Gridare“, con Alain Goussot, Paolo Mottana, Filippo Trasatti, Rosaria Gasparro, Serge Latouche, Silvia Funaro, Roberto Latella e Franco Lorenzoni indaghiamo i modi con cui viene sottratto tempo alla vita, ma anche perché e quando abbiamo cominciato ad andare troppo in fretta.

Nella seconda, “Pensare“, esploriamo in profondità cosa accade ai più piccoli (Luciana Bertinato), come città e scuole sono sempre meno a misura di bambine e bambini (Gianluca Carmosino), come cancelliamo il tempo biologico e quello storico (Lea Melandri). E mettiamo al centro il bisogno di saper ascoltare come Momo nella fiaba di Michel Ende (Ivano Calaon), il bisogno di ricomporre relazioni nell’era del web (Alain Goussot), il bisogno di rallentare (Emilia De Rienzo) e quello di rifiutare categorie rigide (Giusi D’Urso).

Infine, in “Fare“, raccontiamo di maestre e maestri che hanno smesso di correre (Franco Lorenzoni, Rosaria Gasparro, Luciana Bertinato, Giampiero Monaca, Lina Prinzivalli, Rosetta Cavallo, Sabina Bello, Anna Foggia Gallucci), di percorsi e giochi sulla lentezza (Sandra Dema), di come le banche del tempo tentano di ribaltare la dittatura del tempo-denaro (Flavia Giampetruzzi).

Buona lettura.