ACCORDO ITALIA-GUATEMALA: NELLA REPUBBLICA CENTROAMERICANA NASCERANNO LE BANCHE DEL TEMPO

 

 

ACCORDO ITALIA-GUATEMALA: NELLA REPUBBLICA CENTROAMERICANA NASCERANNO LE BANCHE DEL TEMPO

 

L’esperienza italiana delle Banche del Tempo sbarca in Guatemala.

Il 9 novembre l’Associazione nazionale Banche del Tempo e l’Associazione dei Comuni del Guatemala, ANAM Onlus, firmeranno un Protocollo d’Intesa per l’apertura di Banche del Tempo nella Repubblica centroamericana.

La Cerimonia avrà luogo presso la sede dell’ANCI (Roma, Via dei Prefetti 46, alle ore 11,30). Il Protocollo sarà sottoscritto dalla presidente italiana Grazia Pratella, dal presidente dell’ANAM Edwin Felipe Escobar Hill e dal presidente dell’Associazione delle Banche del Tempo guatemalteche  Daniel Guzmàn Quilo. La firma avverrà alla presenza della Sig.ra Maria Eugenia Alvarez Ruiz, Primo Segretario Affari Consolari dell’Ambasciata del  Guatemala e  da Evelyn Paiz Assessora alla cooperazione internazionale del Guatemala

La Convenzione – basata sui principi della solidarietà e della cooperazione – prevede che l’Associazione italiana invierà in Guatemala  i propri esperti per mettere gruppi di volontari in grado di aprire sedi delle Banche del Tempo e gestire le attività. A loro disposizione verranno messi, oltre la consolidata esperienza, i materiali di studio e di lavoro elaborati in Italia in lunghi anni di esperienza. L’obiettivo è quello di sviluppare le attività sociali, relazionali e associative tra le persone e la cittadinanza attiva nel territorio guatemalteco. La prima fase del progetto prevede la fondazione di Banche del Tempo in cinque Comuni.

Alla Cerimonia della firma del Protocollo saranno presenti per Roma Capitale l’assessora  Roma Semplice, Flavia Marzano; l’assessore alle Politiche Sociali del Primo Municipio, Emiliano Monteverde;  la responsabile del Dipartimento Welfare Anci, Samantha Palombo; la presidente onoraria dell’Associazione nazionale Banche del Tempo, referente del progetto,  Maria Luisa Petrucci.

Saranno inoltre presenti Mirella del Fabbro e Delfina Maffei, componenti del direttivo dell’Associazione nazionale bdt, Grazia Garavini e Sofia Mannozzi  componenti del direttivo del Coordinamento Banche del Tempo di Roma , soci e correntisti.

Alla vigilia della firma del Protocollo d’intesa, la presidente dell’Associazione nazionale delle Banche del Tempo, Grazia Pratella, ha dichiarato: “Le banche del tempo rappresentano un grande valore sociale,  favorendo l’amicizia e la vicinanza fra le persone e contribuendo alla cittadinanza attiva e alla coesione nei territori: siamo lieti di questo incontro con gli amici del Guatemala che suggellerà, con la firma di un Protocollo d’Intesa, un percorso di amicizia e scambio di conoscenza. Sarà nostro compito portare nel loro Paese l’esperienza italiana per attivare, animare e rendere operative queste associazioni.”

 

Roma,   5  novembre 2018

 


 

PER SAPERNE DI PIÙ

Cos’è una Banca del Tempo?

È un sistema in cui le persone scambiano attività, servizi, saperi. Si tratta di “libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane”. Sono “luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. Oppure si estende a persone prima sconosciute l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici”. Le Banche del Tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, e mai del denaro. La più grande differenza è che non si maturano mai interessi, né passivi né attivi. L’unico obbligo è il pareggio del conto.

Perché “aprire un conto” alla Banca del Tempo?

Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate corrisponde unicamente alle ore impiegate per realizzarle. La regola è coniugare l’utilità con il piacere. Chiunque può aderire a una Banca del Tempo, poiché tutti sono in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa. Iniziamo subito con il fare un esempio. La signora Gina, insegnante d’inglese, si rende conto di avere due ore disponibili a settimana: si reca presso la banca del tempo della sua città e diventa correntista dichiarando la sua disponibilità. Che cosa accade? La banca la mette in contatto con la signora Maria che ha una figlia bisognosa di ripetizioni di inglese. In cambio la signora Maria offrirà due ore del suo tempo per fare la spesa a un anziano che non può muoversi di casa. Non si diventa debitori o creditori di una persona, ma nei confronti della banca che così incrocerà domanda e offerta nel modo migliore possibile. Quindi, la signora Gina avrà un credito di due ore presso la Banca del Tempo che potrà esigere chiedendo che il signor Franco (che precedentemente aveva dato la sua disponibilità) la aiuti a potare le piante del giardino.

Non è difficile immaginare l’ampia gamma di possibilità che si apre grazie a un’organizzazione di intermediazione che permette scambi indiretti, sulla base della reciprocità, e differiti nel tempo, poiché si dà quando si può e si riceve quando si vuole. Chiunque in una Banca del Tempo è portatore di valori: si annullano le differenze fra giovane e anziano, ricco e povero, comunitario ed extracomunitario, disabile e normodotato, ognuno può portare qualcosa. Tutte le prestazioni hanno lo stesso valore: l’unità di misura è 1’ora, indipendentemente dal prezzo di mercato della prestazione. Un’ora impiegata per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica. Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità.

Inoltre, gli operatori della Banca del Tempo organizzano riunioni, feste, gite, visite guidate a mostre, musei, occasioni d’incontro tra tutti i correntisti che desiderano partecipare a queste iniziative, sia offrendo contributi fattivi alla loro realizzazione, sia semplicemente godendone (“pareggeranno il conto” in altri modi).

Chi ne usufruisce

Chiunque, donna e uomo e di tutte le età può aderire a una Banca del Tempo. La gran parte dei soci promotori e aderenti è costituita da donne, ma ora è presente una buona quota di uomini che scoprono di poter soddisfare una sfera di bisogni apparentemente lontani dalla loro cultura.

L’invenzione sociale denominata Banca del Tempo è nata dall’intelligenza creatrice di gruppi di donne. La prima, in ordine di tempo, è nata nel 1992, a Parma.
Chiunque può diventare correntista di una banca del tempo. Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere.

Conti correnti

Le persone che aderiscono alle Banche del Tempo si definiscono correntisti (o tempo-correntisti), in quanto diventano titolari di conti correnti, in cui depositano le ore impiegate a realizzare attività a favore di altri “correntisti”, acquisendo la disponibilità di un credito di pari valore in termini di ore. Per facilitare le transazioni e contabilizzarle si usano “assegni”, che ciascun correntista può staccare dal “libretto” che gli viene consegnato dalla Banca del Tempo.