VERCELLI – Convegno “Le Banche del Tempo e la condizione umana nell’era digitale: partecipazione e cittadinanza attiva”
Fonte: www.vercellioggi.it
Si è svolto sabato 14 novembre presso il teatro Barbieri il Convegno della Banca del tempo Vercelli con il titolo: “le Banche del Tempo e la condizione umana nell’era digitale: partecipazione e cittadinanza attiva”.
Il Presidente della BdT di Vercelli Felice Paiola, ha illustrato le finalità e il programma della giornata, Mimmo Vetrò, che svolge il ruolo segretario, ha ricostruito la storia della Banca del Tempo di Vercelli negli ultimi tre anni di attività, dalla costituzione del gruppo di auto-mutuo-aiuto ad associazione vera e propria, evidenziando come il modello scelto sia un modello eco solidale ed ecocompatibile che tende a valorizzare le persone con tutte le loro differenze, le varie culture e le diverse etnie.
Ed è in questo scenario che occorre vedere le Banche del Tempo, non semplicemente come una zona residua di amicizia tra gruppi di cittadini, ma da considerare come una parte integrata all’interno di un modello di economia solidale, richiamando i principi di economia politica avviata da Hannah Arent con “vita Activa” già negli anni ’50, e mettendo in evidenza, che nella banca del tempo il valore monetario delle proprie azioni prende un’altra dimensione, quella sociale, e si sviluppa nel tessere reti ben più solide di quelle di un contratto di lavoro.
Le persone che ne fanno parte decidono infatti di aderire a tre semplici concetti: dare, ricevere, ricambiare.
Nel semplice scambio di quello che si sa fare sulla unità di misura del tempo si vengono a creare vere e profonde relazioni umane che vanno oltre il semplice scambio di favori tra sconosciuti.
I servizi più scambiati nella banche del tempo sono: il bricolage, il divertimento, le attività ambientali, i laboratori di apprendimento, la preparazione di cibi, i lavori di cucito, i passaggi in automobile, lezioni di lingue e di computer, queste ultime molto richieste dagli iscritti più anziani.
Dal mese di marzo al mese di settembre sono state scambiate tra i 32 correntisti, dei quali 21 coperti da assicurazione, circa 600 ore di attività.
Sono intervenuti portando i saluti, il Presidente della Provincia dott. Carlo Riva Vercellotti, l’Assessore alle politiche sociali del Comune di Vercelli prof.ssa Paola Montano, il Provveditore agli Studi di Vercelli dott. Antonio Catania.
L’On. Luigi Bobba ha illustrato “la Riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” che è stata varata dopo un percorso iniziato con la presentazione online delle linee guida cui è seguita una consultazione pubblica alla quale hanno partecipato più di mille soggetti fra associazioni, cooperative, fondazioni e organismi del mondo del volontariato e rappresenta per l’Italia una svolta culturale poiché è la prima volta che un Governo decide di riformare un settore così delicato e significativo per la vita economica e sociale del nostro Paese.
“E’ una riforma importante e attesa che è stata annoverata tra le grandi riforme che trasformeranno il Paese e contribuiranno ad offrire nuove opportunità al cittadino sia come singolo sia nelle formazioni sociali secondo il dettato costituzionale. Se non vi saranno intralci l’iter parlamentare potrebbe terminare prima della fine dell’anno per poi passare, alla stesura dei decreti delegati, le banche del tempo rientrano a pieno titolo nella riforma in atto”.
Ha ricordato e commentato il barbaro attentato di Parigi.
Leonina Grossi, presidente della BdT di Rimini, ha rimarcato gli aspetti salienti della Banca del Tempo Rimini che quest’anno ha festeggiato i 20 anni di anniversario e ne ha ripercorso la storia, gli entusiasmi e i successi di un ventennio.
Il prof. Gian Luigi Bulsei, docente all’ Università del Piemonte Orientale, ha tenuto una relazione su “Scambio, fiducia, solidarietà: il tempo come valore umano e dimensione sociale“.
Partendo da un sintetico richiamo alle dimensioni personali e sociali del tempo, l’intervento ha illustrato le principali forme di regolazione dell’economia (scambio di mercato, allocazione politica, reciprocità) ed i modelli di solidarietà “alle prese” con la rottura/ridefinizione dei tradizionali legami comunitari, per poi focalizzare l’attenzione sull’esperienza della Banca del Tempo come forma di socialità organizzata e possibile “paradigma” per un’economia civile, più attenta al benessere collettivo e alla coesione sociale. Sono stati illustrati i concetti di tempo come sfera individuale e risorsa sociale, lo scambio di mercato e le altre forme di regolazione, i modelli di solidarietà: dall’agire di comunità alla società “liquida”, la fiducia: identità e relazione e un’altra economia è possibile?
Erminia Ruggeri, è intervenuta illustrando le esperienze e i progetti della Banca del Tempo di Nichelino , evidenziando come le BdT sono già oltre la crisi, in quanto scambiano tempo e non denaro, e creano un capitale di relazioni tra le persone formando solidarietà e cultura sociale.
Rosalba Vinci ha illustrato la realtà della Banche del Tempo nella Regione Piemonte, evidenziando i 15 anni di attività del coordinamento provinciale di Torino.
Maria Luisa Petrucci , Presidente nazionale delle BdT è intervenuta sulla “storia, principi e valori delle Banche del Tempo”
Ha sottolineato l’assoluta novità delle Banche del Tempo, che si connotano come un progetto rivoluzionario nel variegato mondo del volontariato.
L’uso del tempo come valore dello scambio tra soggetti alla pari fa delle BdT una preziosa porta democratica dell’auto-aiuto, che consente di mettere in comune esperienze , di aiutarsi vicendevolmente e soprattutto di essere soggetti attivi nei confronti delle istituzioni.
Il tempo quindi, come valore alla pari, in cui la cosa scambiata non è oggetto di valutazione economica ma di utilità, e nel caso delle BdT assume soprattutto un valore di legame.
Il progetto delle Banche del Tempo, vuole coniugare la dimensione economica con quella relazionale e sociale e pone l’associazione nel mondo dell’associazionismo italiano, come produttrice di ben-essere.
La legge 53 del 2000 sui concedi parentali ne recepisce la novità assoluta e nell’articolo 27 sollecita le amministrazioni a promuovere e sostenere la nascita delle BdT.
Per le BdT, assume rilevanza fondamentale il rapporto con le pubbliche amministrazioni, rapporto sinergico quale contributo al territorio nei processi di cambiamento della società e proposte e risposte ai nuovi bisogni. Certo ruolo politico che si esplica attraverso la condivisione di socialità e la cittadinanza attiva.
Oggi sempre più amministrazioni stanno firmando protocolli d’intesa con le Banche riconoscendo il valore dell’autorganizzazione che, in un momento di crisi, possono realizzare a costo zero servizi per la cittadinanza.
La stessa modalità della sharing economy, dell’economia di condivisione, sta investendo il mondo dell’associazionismo e le stesse istituzioni
Le BdT come risorsa, non solo come produttrice di relazione ma anche di economia reale.
La presentazione al Parlamento della proposta di legge “Norme per il sostegno diffusione delle BdT” e la discussione sulla riforma del terzo settore oggi significa, in primo luogo, riconoscimento del valore conquistato in questi anni in ogni regione dal movimento delle BdT, nate all’interno dei piani e tempi della città.
Il cuore del discorso può raffigurarsi come l’auto-organizzazione dei cittadini, cioè di un modello di relazioni che tiene insieme una esigenza di socialità ed una partecipazione diretta e personale al raggiungimento di tale scopo. Nella legge quadro sul terzo settore la BdT può, quindi, rappresentare il prototipo della forma più alta di socialità, quello appunto, non semplicemente della promozione sociale ma della autorealizzazione e dell’autogoverno dei cittadini.
Nel pomeriggio Marta Russo “Il tempo sbanca – le Banche del Tempo a scuola”, come attività che valorizza le competenze formali e non formali dei singoli, rispondendo a finalità istituzionali e che necessita delle specificità professionali dei dirigenti e dei docenti che vogliono accompagnare “il pieno sviluppo della persona umana”: lo scambio di conoscenze assume la valenza di fiducia, autoefficacia, relazione, crescita personale.
Imparare facendo, la relazione di scambio tra pari, risponde perfettamente alle esigenze attuali di apprendimento reciproco e per tutta la vita (lifelong learning)
Caterina Bobba, ha chiuso il convegno, partendo dalle esperienze personali della nascita dei figli e del ruolo che hanno i gruppi di Auto Mutuo Aiuto.