Relazione di visita della Delegazione BDT di Pesaro, presso le autorità Comunali del paese colpito dal terremoto
Comune di Arquata del Tronto 9 Agosto 2017
L’appuntamento con il Sindaco di Arquata del Tronto era alle ore 11:30; siamo arrivati alle ore 10:15, con un consistente anticipo. Nella speranza di utilizzare al meglio il tempo a disposizione abbiamo tentato di prendere conoscenza del territorio e ottenere utili informazioni. Tutto il paese era “zona rossa“; un presidio di militari proibiva (seppure con gentilezza collaborativa) l’accesso ai visitatori, sia in auto che a piedi. La sede comunale provvisoria, i servizi di poste e telecomunicazioni, i carabinieri, la protezione civile, erano state ubicate all’ingresso del territorio comunale, in dei locali ricavati da piccole strutture autonome prefabbricate, in prossimità della strada di accesso al paese (luogo ribattezzato Borgo 1). Si poteva vedere solo in lontananza (circa 1 km) quello che rimane del vecchio paese distrutto dal terremoto, il castello denominato “Rocca“ e poco altro. Abbiamo fatto delle foto; anche in lontananza si percepiva la gravità dell’evento. Volevamo visionare il territorio, con le case distrutte, con le opere in corso di realizzazione (piccoli agglomerati di casette prefabbricate, tipo moduli abitativi).
Nel tempo che restava all’appuntamento col sindaco abbiamo avuto occasione di parlare con una gentilissima giovane signora, consigliera comunale, che ci ha fatto una panoramica della situazione, dei loro problemi immediati e dei loro programmi di attuazione, a breve e lunga scadenza:
Arquata si compone di 16 piccoli Borghi che si estendono tra i 2 PARCHI NAZIONALI, del “Gran Sasso“ e dei “Monti della Laga“. Fra i problemi immediati, una delle grandi difficoltà è quella di coordinare i sevizi per tutte le dislocazioni dei borghi (scuola, attività commerciali e artigianali ecc.). Altra difficoltà, la consegna nei tempi umanamente possibili, delle casette agli abitanti (casette complete di tutto il necessario e l’occorrente che è stato perduto e sepolto tra le macerie), la consegna dei servizi commerciali annessi all’agglomerato. Fra gli obiettivi futuri c’è il recupero della “Rocca“ e dei suoi archivi antichi del 1400, il recupero della vecchia chiesa, punto di riferimento di tutto il paese.
Il sindaco ci ha ricevuti alle ore 12:00, con gentilezza e sinteticità ci ha esposto la situazione, i programmi prossimi immediati e futuri, che tutto sommato hanno confermato quanto prima aveva esposto la signora consigliera comunale. Ci ha invitato all’inaugurazione delle opere che riusciranno a completare entro la fine di ottobre:
E’ previsto il completamento dei 7 agglomerati che riassumeranno l’insieme delle comunità di Arquata del Tronto. Ciascuno composto dalle casette complete di arredamento e di tutto l’occorrente per viverci, composto anche dal BAR, dalle attività commerciali e dai servizi che rendono vivibile la permanenza nell’agglomerato, come il centro polifunzionale che faciliterà l’aggregazione dei giovani con gli anziani. Il tutto, assicura il sindaco, nella completa pubblica trasparenza (riscontrabile anche in forma digitale) della rendicontazione di tutte le offerte economiche ricevute e del loro relativo costo di realizzazione.
I sette agglomerati , manterranno in parte anche i vecchi nomi dei borghi di provenienza:
- Spelonga (situato un po’ fuori dal centro storico);
- Faete (situato un po’ fuori dal centro storico, in altra zona);
- Pescara del Tronto (anche questo situato nel territorio un po’ fuori dal centro storico);
- Borgo 1 (situato in prossimità dell’attuale sede comunale provvisoria);
- Borgo 2 (situato a quota leggermente più elevata del Borgo 1, e adesso all’interno della zona rossa);
- Piedilama (situato a quota leggermente più elevata del Borgo 2, sotto il “Monte Vettore“, e adesso all’interno della zona rossa);
- Pretare (situato a quota leggermente più elevata di Piedilama, sotto il “Monte Vettore“, e adesso all’interno della zona rossa);
Al termine del colloquio il sindaco ha messo a nostra disposizione il servizio di accompagnamento guidato, con l’auto della Protezione Civile, per visitare alcuni dei 7 nuovi agglomerati (quelli all’interno della zona rossa) predisposti nelle vicinanze dei relativi borghi distrutti. Cosi abbiamo potuto notare che erano in corso i lavori per la rimozione delle macerie e constatare che nella zona di Piedilama stavano accelerando i lavori della realizzazione delle nuove casette e servizi annessi, che dovevano essere pronti per l’inaugurazione alla presenza del Premier Gentiloni in data 14 Agosto 2017. Dall’interno dell’auto che ci accompagnava è stato possibile scattare delle foto riassuntive e che forse daranno un’idea dello stato delle cose .
Attraverso questa personale esperienza e valutando la consistenza della cifra raccolta, con il contributo delle BDT che hanno partecipato, ho maturato la convinzione che l’obiettivo finale della nostra donazione potrebbe rientrare nell’acquisto di materiale (scrivanie, sedie, computer, e/o altro) da utilizzare all’interno di uno dei centri di aggregazione (privi di tutto) che verranno ultimati nel mese di ottobre. Allora molti cittadini saranno rientrati con le loro famiglie, si potranno riaprire le scuole dando così vita e socialità alla nuova comunità.
I tempi di ricevimento delle offerte, utili per realizzare le opere a breve termine, sono ancora aperti e ci vorranno almeno altri 45 giorni per abbinare i fondi alle specifiche destinazioni. Pertanto propongo di tentare di aumentare quanto possibile, l’importo che la nostra associazione riuscirà a raccogliere, sensibilizzando la partecipazione di qualche altra BDT.
Delfina Maffei
Banca del Tempo “Pantano-Miralfiore -Pesaro”
Per chi volesse ancora dare il suo contributo, indichiamo qui di seguito i dati del conto corrente:
Banca del Tempo Pantano-Miralfiore – Citta Di Pesaro
Via Federico Confalonieri – 61122 Pesaro
IBAN IT29D0335901600100000146427
Causale: Raccolta fondi per la zona terremotata del Comune di Arquata del Tronto (AP)