Lotta contro la violenza di ‘Genere’
La Lotta contro la Violenza di Genere
L’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo, su segnalazione, evidenza e predisposizione per la maggior parte del presente documento da parte del Coordinamento delle Banche del Tempo di Torino, lo inoltra alle SS.LL., al fine di assumere delle iniziative per contrastare la violenza di genere in ogni suo aspetto, ed a sostegno della Carta di Istanbul:
Durante l’emergenza Covid – 19 e in particolare nei periodi di isolamento forzato in Italia e nel mondo, sono aumentati tutti i reati di violenza di genere. Si parla di una pandemia “ombra” con difficoltà di emersione delle richieste di aiuto, di attivazione dei servizi di sostegno alle vittime e di reperimento di strutture di ospitalità.
Nel Codice Etico approvato nell’Assemblea nazionale di Torino nel 2019 abbiamo scritto che le BdT “promuovono l’equità nelle relazioni di genere e le pari opportunità tra le persone” e si propongono di “sostenere relazioni libere da ogni forma di violenza, e di contrastare ogni forma di esclusione e discriminazione sociale, diffondere la cultura e la pratica della solidarietà, della partecipazione, della pace e della fratellanza”.
Inoltre l’Associazione Nazionale delle Banche del Tempo (ANBDT) all’art.4 dello Statuto, approvato nell’Assemblea nazionale di ottobre 2020, si propone di “sostenere… tutte le attività in contrasto ad ogni forma di violenza.”
Negli anni molte BdT hanno lavorato, in collaborazione con tante Associazioni nei vari territori, per sostenere le donne vittime di violenza e lottare contro i femminicidi.
Il Consiglio d’Europa si è dotato 10 anni fa a Istanbul di uno strumento: la Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza di genere. Per la prima volta nella Convenzione si prevede l’obbligo, da parte degli Stati firmatari, di adeguare le leggi nazionali intervenendo su: prevenzione, punizione dei colpevoli, protezione e supporto alle vittime, politiche integrate.
L’Italia ha ratificato la Convenzione nel 2013 e, negli anni, ha più volte modificato il quadro legislativo, anche sotto la spinta dei movimento delle donne.
Tuttavia non tutti i Paesi europei hanno ratificato la Convenzione e negli ultimi mesi la Polonia e la Turchia, paesi firmatari, si sono tirati indietro, nonostante le numerose e affollate manifestazioni di piazza delle donne e l’Ungheria, come la Russia, la Gran Bretagna e altri 6 paesi non l’hanno sottoscritta.
La violenza contro le donne è ”una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi”. La visione patriarcale e maschilista della società e del ruolo che le donne vi devono ricoprire è purtroppo ancora ampiamente diffusa in Italia e in Europa.
I femminicidi, la violenza domestica (fisica, economica, psicologica), gli stupri, lo stalking, le molestie, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali, devono essere perseguiti penalmente, con la massima severità e le vittime non devono essere lasciate sole.
Le Banche del Tempo continueranno il loro impegno in difesa delle donne e chiedono al Ministero delle Pari Opportunità di:
. implementare l’offerta di servizi di supporto a sostegno delle donne vittime di violenza su tutto il territorio nazionale, utilizzando anche le risorse del Recovery Plan (empowerment femminile, supporto alle famiglie disagiate, educazione al rispetto reciproco ed alle pari opportunità come prevenzione, centri antiviolenza, sostegno economico alle vittime, rieducazione degli uomini violenti, campagne di sensibilizzazione);
. chiedere che l’UE agisca con forza affinché i Paesi che sono usciti o non hanno sottoscritto la Convenzione di Istanbul riconsiderino le loro scelte, ed in generale sia monitorata la costanza e l’efficacia delle azioni messe in campo da tutti.
Siamo solidali con le donne e uomini che in ogni parte del mondo e nel nostro Paese lottano contro ogni tipo di violenza, a partire da quella di genere.
Al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella
Alla Ministra alle P.O.
Uffico P.O. europeo, Presidente Ursula von del Leyen
Ai Presidenti e agli Assessori P.O.delle Regioni Italiane
Torino, 5 maggio 2021