Le Banche del Tempo di Torino festeggiano il ventennale
Fonte: www.vicini.to.it
Il Coordinamento delle banche del Tempo della Provincia di Torino ha celebrato venerdì 6 maggio scorso il ventennale delle Banche del Tempo, presso la Città Metropolitana, in Via Maria Vittoria. Oltre ad una festa è stata l’occasione per riflettere su argomenti legati, in qualche modo, alle svariate esperienze delle Banche del Tempo. Il convegno, dal titolo “Le banche del tempo tra economia di condivisione, sviluppo di comunità e cittadinanza attiva” è stato moderato dal direttore del nostro giornale Vicini, Franco Fratto.
Lucia Centillo, Consigliere regionale con delega per le Pari Opportunità della Città metropolitana, ha ricordato come il ruolo dello scambio di risorse immateriali in senso di sussidiarietà rispetto alla scarsità di risorse pubbliche derivi direttamente dalla Costituzione. Ha anche annunciato l’emissione del Piano sociale metropolitano che eredita quello in essere della Provincia, e sarà presentato il 19 maggio prossimo. Il documento richiamerà il ruolo delle Associazioni nei tavoli sociali locali sui diritti di cittadinanza e diritti sociali in genere (la delega per la Parità riguarda anche l’immigrazione).
L’incontro è anche occasione per un bilancio: tocca ad Aurora Tesio, neo Presidente del Coordinamento. In Piemonte ci sono 58 Banche del Tempo, che hanno riscosso particolare successo specie nei piccoli paesi. Scambio, relazioni, cultura dell’accoglienza qui si sono esplicitate in forme più ampie ed originali, anche attraverso convenzioni con le istituzioni locali. Ma non esiste un modello: ogni Banca persegue obiettivi diversi, attraverso soci con competenze diverse.
Una riflessione sul Progetto S-Cambio: attraverso il contributo economico derivante dalla vincita di un Bando istituito dalla Compagnia di S. Paolo, insieme alla partnership della Provincia di Torino, ha permesso di offrire un percorso di educazione finanziaria dedicato alle scuole elementari, medie e superiori incentrato sulla comprensione del concetto di moneta, sull’uso consapevole del denaro, sulla capacità di gestire il proprio budget, sui consumi, sugli scambi non monetari e solidali. Attraverso la competenza e l’esperienza maturata nella carriera lavorativa da soci delle Banche del Tempo come insegnanti e come formatori: un arricchimento reciproco.
Di grande spessore l’intervento di Gianni Garena, sociologo e formatore, dal titolo “Le Banche del tempo negli scenari dello sviluppo delle comunità”. Intervento imperniato sull’analisi del concetto di “tempo”: noi occidentali usiamo il termine “tempo” in più accezioni. La cultura greca invece aveva tracciato una distinzione tra tempo cronologico, Cronos, ed il tempo dell’esistenza, Kairos. Il tempo “giusto”, “opportuno”. Il momento in cui si prendono le decisioni, in cui si matura. Arte di vivere, di gestire il momento.
E’ in questa dimensione che si muove il mondo delle relazioni, dei beni immateriali. Il tempo “kairos” ti concede l’opportunità per vedere anche nel futuro (“passeggiare” nel futuro, suggerisce Garena) e trovare una via per entrare in comunicazione, anche con cui dovrà gestire il futuro, i giovani.
I beni relazionali sono beni, anche se immateriali. Per questo noi dobbiamo essere competenti e comunicatori abili. Per questo stiamo lavorando per una nuova concezione della comunità. Una concezione narrata, secondo Garena, dall’ immagine del dipinto “La Danza” di Matisse: corpi tesi che si tengono per mano in un’unione indissolubile, espressione di forza e leggerezza.
Franco Fratto è intervenuto sull’ Economia della Condivisione distinguendola da ciò che viene definito come Sharing Economy. L’Economia della Condivisione, nella nostra accezione culturale, può prescindere dall’utilizzo delle piattaforme tecnologiche web o mobili , la Sharing Economy no, anche se hanno in comune lo scambio di valore tra persone. Però c’è una Sharing Economy profit (per es. AirBnb) ed una non profit (per es Workaway) che non ha nello scambio monetario il suo scopo, quest’ultima da favorire rispetto alla prima.
Patrizia Pulido ha raccontato dell’Associazione ACAF Italia che è composta da gruppi di mutuo aiuto finanziario in cui la relazione tra persone fa la differenza. Ha aggiunto anche una nuova esperienza, fatta in collaborazione con la BdT di Chieri, che, con la stessa metodologia, ha come fine l’imprenditorialità.
Una buona notizia a conclusione del Convegno da parte di Elena DI Bella, Dirigente Politiche Sociali e di Parità Città Metropolitana di Torino: ci sono ingenti Fondi Europei che potrebbero essere usati per favorire le politiche sociali e dalle quali le Banche del Tempo potrebbero attingere in un ruolo da vere protagoniste.
Un grazie a tutti gli intervenuti, in particolare Rosalba Vinci, attivissimo Presidente uscente, Erminia Ruggeri ed alla nostra brillante ospite Daniela Alfonzi della Città Metropolitana.
Gianpaolo Nardi
gianpaolon@vicini.to.it
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hanno collaborato Franca Guiot e Franco Fratto