Anna Rastello e il suo pensiero dopo l’esperienza del cammino fatto con le BdT in Lombardia
Il cammino di Lombardia è stato promosso dal Coordinamento delle BdT della Lombardia e ha preso lo spunto dal libro “PasParTu” di Anna Rastello e Riccardo Carnovalini, dove si narra di una esperienza a piedi di quasi 6.000 km. alla ricerca di una Italia che si fida.
Questo, in sintesi, è l’origine e la motivazione del cammino proposto dal Coordinamento BDTL che unendo simbolicamente e concretamente alcune delle 32 BdT iscritte, ha voluto parlare nei territori percorsi proprio di scambi e di fiducia.
Articolo di Anna Rastello, pubblicato su sabato 29 Ottobre 2016
Tempo. Ho voluto scoprire il valore del tempo. Per questo l’ho speso per collegare con i miei passi diverse sedi lombarde della Banca del Tempo. Nove province e tanti incontri per comprendere ed entrare nella concretezza di un’idea innovativa, dalla filosofia affascinante.
Possiamo dare un valore monetario a tutto ciò che facciamo? Forse, ma non sempre. Come si calcola il valore di un oggetto o di un servizio, nella nostra società? In base alla legge della domanda e dell’offerta. Qual è la nostra vera ricchezza, distribuita in ugual misura? Il tempo. E allora perché non assegnare ai servizi e ai prodotti un valore in tempo? È questa l’idea delle banche del tempo, rivoluzionaria: le persone scambiano reciprocamente tempo, definito in attività, servizi, saperi. Si recuperano le abitudini di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato, estendendole a persone sconosciute. Non ci sono prestazioni più o meno importanti: una visita medica vale quanto la produzione di una torta.
Circola tempo, non denaro, senza calcoli di interessi passivi e attivi. Ogni socio si accredita tempo quando fornisce un servizio e si addebita tempo quando richiede un prodotto per sé, però si deve cercare di avere un conto sempre in pareggio: tanto tempo do, altrettanto tempo ricevo. Si scambiano tempo e oggetti. Non è baratto, dove colui che dà riceve e viceversa.
Non è volontariato dove l’unico che dona è colui che può, perché magari ha di più, o sa di avere di più: una situazione che talvolta non dà dignità a colui che prende. Invece nella banca del tempo si mettono in gioco le proprie capacità. E tutti hanno talenti e saperi da mettere a disposizione della comunità.
Un esempio? Una signora molto anziana avrebbe avuto bisogno di accompagnatori per andare a fare la spesa o per qualche visita medica, ma non sapeva come fare ad accumulare crediti perché credeva di non poter dare nulla a nessuno. “So solamente stirare!”. E allora ecco accumulati i suoi crediti: donne in carriera e uomini single le hanno affidato camicie stropicciate per ritirarle pronte all’uso: ed ecco il credito in tempo da spendere. E il valore aggiunto sono state le relazioni, necessarie per consegnare il bucato da stirare e riprenderlo stirato.